Piatti unici
Strudel di carciofi, bietoline e mozzarella di bufala all’olio di acciughe.
Ingredienti
Carciofi di riviera | 15 |
Bietoline verdi | 2 Kg |
Mozzarella di bufala | 700 g |
Grana Padano 27 Mesi | 120 g |
Vino Bianco | 100 ml |
Burro | 100 g |
100 ml | |
AGLIO | 200 ml |
Aglio | 2 spicchi |
Basilico | Qualche foglia |
Succo di limone | Quanto Basta |
Noce Moscata | Quanto Basta |
Sale e Pepe | Quanto Basta |
Per la pasta strudel: | |
Farina | 350 g |
Uova | 1 |
90 ml | |
Acqua tiepida | 100 ml |
Sale | Quanto Basta |
Per l’olio di acciughe | |
Acciughe | 30 g |
Olio evo dolce fruttato | 100 ml |
Panna | 60 ml |
Aglio | 1 spicchio |
Preparazione
Per la pasta strudel:
Stemperate in una bacinella la farina con l’acqua tiepida, l’olio dolce fruttato, l’uovo e il sale, lavorando bene il composto fino a ottenere una pasta compatta ma abbastanza morbida che conserverete in luogo a temperatura tiepida (circa 40°), chiusa in un foglio di carta stagnola.Per il ripieno:
Pulite i carciofi eliminando le spine, le foglie più dure e la barba e tenendoli in acqua con un po’ di succo di limone. Disponeteli quindi in una teglia, versandovi su un po’ di olio evo dolce fruttato, aggiungete i due spicchi di aglio in camicia e il basilico in foglie e bagnate con vino bianco e un po’ di acqua fredda; mettete poi sul fuoco coprendo con un coperchio ermetico e lasciate stufare per circa 20 minuti.Nel frattempo cuocete in acqua bollente salata le bietole, scolatele e raffreddatele in acqua e ghiaccio, dopodiché strizzatele senza pressare troppo e insaporitele con l’olio all’aglio, il Grana Padano grattugiato, pepe e noce moscata. Tagliate la mozzarella a fettine e mettetele ad asciugare su dei fogli di carta assorbente.
Per l’olio di acciughe:
In una piccola casseruola fate soffriggere l’aglio tagliato a fettine sottili insieme all’olio e a due cucchiai di panna, aggiungete i filetti di acciuga e fate sobbollire per 30 minuti, dopodiché frullate il tutto con il minipimer, passate la salsa al passino cinese e conservatela al caldo.Stendete la pasta strudel su un canovaccio ben infarinato, disponetevi su uno strato di bietoline, sovrapponete i carciofi tagliati a metà e adagiatevi le fettine di mozzarella. Chiudete quindi lo strudel arrotolandolo su se stesso, aiutandovi con il canovaccio e sigillando bene i lembi, dopodiché trasferitelo su una teglia da forno e coprite con un foglio di carta forno, con abbondante burro fuso.
Tenete lo strudel in frigorifero per almeno un paio di ore, quindi cuocetelo in forno a 200° circa per 15 minuti, spennellando di burro ogni tanto.
Servite lo strudel tagliato a fettine, disponendole nei piatti guarnite con l’olio di acciughe preparato.
Se siete curiosi di scoprire gli altri deliziosi piatti ideati da Claudio Sadler, li trovate nel libro di Giovanni Zucchi L’Olio non cresce sugli alberi – L’arte del blending.
LO CHEF: CLAUDIO SADLER
“Cucina moderna in evoluzione”: è probabilmente questa la definizione che meglio descrive la sua filosofia culinaria. Milanese di nascita e per spirito, classe 1956, Claudio Sadler è oggi uno chef di fama internazionale insignito di ben 2 Stelle Michelin.
Per le sue ricette è sempre alla ricerca di armonia, semplicità e leggerezza, in un delicato equilibrio tra fedeltà alle tradizioni della cucina regionale italiana e reinterpretazioni illuminate da una creatività e una sensibilità artistica molto personali. Ciò è reso possibile grazie a un approccio allo stesso tempo metodico e aperto all’innovazione, basato su una salda competenza e su un’applicazione rigorosa delle regole.
Il percorso per la realizzazione di un nuovo piatto di Claudio Sadler è lungo e complesso: spesso sono necessari mesi prima che una portata entri a far parte del menu dello chef. Ma una volta promossa, ogni nuova creazione si rivela un piccolo capolavoro di gusto ed estetica.
Per le sue ricette è sempre alla ricerca di armonia, semplicità e leggerezza, in un delicato equilibrio tra fedeltà alle tradizioni della cucina regionale italiana e reinterpretazioni illuminate da una creatività e una sensibilità artistica molto personali. Ciò è reso possibile grazie a un approccio allo stesso tempo metodico e aperto all’innovazione, basato su una salda competenza e su un’applicazione rigorosa delle regole.
Il percorso per la realizzazione di un nuovo piatto di Claudio Sadler è lungo e complesso: spesso sono necessari mesi prima che una portata entri a far parte del menu dello chef. Ma una volta promossa, ogni nuova creazione si rivela un piccolo capolavoro di gusto ed estetica.