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Smart working, smart food

27 Aprile 2020
Il “telelavoro” che solo pochi mesi fa era visto come un’ipotesi futuristica, con l’emergenza Covid-19 ha cambiato nome: lo “smart working” è entrato improvvisamente nel quotidiano di un gran numero di persone, imponendo di rivedere e rendere più smart anche le abitudini alimentari… Nuovi ritmi, nuove possibilità Quanto sarebbe stata più pesante l’emergenza di oggi se non avessimo potuto contare sulla tecnologia. Ci permette di mantenere comunque una rete di relazioni sociali, a distanza certo, ma con ricadute immediate e tangibili sulla vita di ciascuno. Home banking, spesa online, food delivery, accesso da casa a uffici e servizi, scuola a distanza… per non parlare di chi si è trovato a trasformare l’appartamento dove vive nel proprio ambiente di lavoro. E non c’è dubbio che il cosiddetto “smart working”, imposto come necessità, abbia evidenziato aspetti anche positivi: finalmente si riesce persino a mangiare tutti insieme a pranzo e a cena, restituendo al cibo una dimensione più naturale e una nuova dignità nella vita di ogni giorno… La riscoperta dell’home made Una recentissima indagine Doxa ha evidenziato che soprattutto quella fascia di persone tra i 26 e i 50 anni, abitualmente poco disponibile a passare tanto tempo ai fornelli, si è ora avvicinata alla cucina dedicandogli più tempo (64%) e preparando da sola in casa molti di quei cibi che prima acquistava già pronti. Un buon segno certamente, che riporta in primo piano anche l’attenzione agli ingredienti e alla loro qualità, sia per quanto riguarda il gusto, sia per ciò che attiene la salute, con una particolare attenzione ai bisogni di chi si trova a dover conciliare nello stesso luogo casa e lavoro. Gli oli giusti a pranzo e a cena Il momento più difficile è il primo pomeriggio, quando implacabile compare “l’abbiocco” pomeridiano che, con gergo più elegante, si usa definire “sonnolenza postprandiale”. Le palpebre si fanno pesanti, la concentrazione si perde, e lavorare diventa davvero impegnativo, col divano che sembra lanciarci un chiaro invito. È la reazione normale al fatto che il nostro stomaco si trova impegnato in un lavoro di digestione troppo pesante e per svolgerlo sottrae energie all’organismo. Ecco allora che per chi lavora a casa la parola d’ordine a pranzo è digeribilità, puntando soprattutto sulla qualità e quantità dei grassi. Così come gli oli giusti possono dare sostegno alle fatiche del lavoro anche nello spuntino pomeridiano, preparandoci a una cena leggera nella quale inserire quegli oli perfetti per aiutare il lavoro di costruzione e riparazione dei tessuti, che l’organismo svolge soprattutto di notte. Tre oli da portare in tavola E allora ecco tre suggerimenti calibrati proprio sui momenti clou della giornata in casa. A pranzo, per ottimizzare la digestione è perfetto l’olio extravergine di oliva che contiene sostanze capaci di attivare tanto i succhi gastrici quanto la funzionalità del fegato. Quanto alla merenda, perché non far rifornimento di energia con una leggera bruschetta insaporita ancora con olio extravergine di oliva oppure, per variare, con dell’olio di avocado, dal gusto originale e ugualmente digeribile. Infine alla sera, rigorosamente a crudo, un po’ di olio di semi di lino sulle verdure garantisce quell’apporto di acidi grassi polinsaturi – soprattutto omega 3 – indispensabili come materiale per la costruzione di nuove cellule. Articolo a cura di Giorgio Donegani Tecnologo alimentare, esperto in nutrizione ed educazione alimentare, è Consigliere dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari di Lombardia e Liguria. Già docente di tecnologie alimentari presso Food Genius Academy, ha insegnato per oltre quindici anni Merceologia degli alimenti e Legislazione igienico sanitaria presso il Politecnico del commercio di Milano. Ha presieduto la Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare e, come membro del comitato tecnico scientifico “Scuola e Cibo” del MIUR, ha partecipato alla stesura delle linee guida per l’educazione alimentare nella scuola italiana. Autore di diversi programmi nazionali di educazione alimentare, è consulente di importanti aziende del settore per la messa a punto di prodotti atti a sostenere un sano stile di vita. Membro di diversi comitati e associazioni scientifiche, viene chiamato a portare la sua esperienza come relatore in convegni e congressi a livello nazionale e internazionale, oltre che come docente di corsi EcM per medici, tecnologi e giornalisti. Collabora da anni con diverse testate sui temi della sicurezza alimentare e della sana alimentazione e ha ricevuto numerosi premi per la sua attività di divulgatore. Come esperto di sicurezza alimentare partecipa a diverse trasmissioni televisive e radiofoniche, ed è autore di oltre 30 libri sui temi dell’alimentazione pubblicati da diverse case editrici.