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Pane casereccio, pizza, pasta: il blending nelle farine.

12 Settembre 2016
Oggi, sul mercato, esistono decine di tipi di farine. Dalle più esotiche come quella di quinoa, di manioca o di moringa, a quelle più tradizionali, come la farina di grano saraceno o di farro. È un ingrediente che nasce in epoche primitive, è una delle basi della nostra alimentazione sin dal neolitico. Per questo motivo, è profondamente radicato in ogni parte del pianeta. Naturalmente, ogni zona del mondo ha la sua cucina tipica e di conseguenza le proprie materie prime: negli Stati Uniti e in Messico è molto diffusa la farina di mais, in Scandinavia quella di segale, mentre in Corsica è apprezzata la farina di castagne. Le sperimentazioni, quindi, sono iniziate prestissimo, ricette con miscele di differenti farine fanno parte della tradizione di ogni popolazione. Anche la nostra cucina è ricca di alimenti preparati con farine miste, il classico pane casereccio, la pizza fatta in casa e alcuni tipi di pasta. In Emilia Romagna ad esempio, da sempre si uniscono farina 00 e di grano duro per preparare i garganelli (conosciuti anche come maccheroni al pettine), pasta tipica di quella zona di solito condita con piselli, prosciutto e naturalmente tantissimo Parmigiano Reggiano.   Quindi, se in dispensa vi restano diversi tipi di farine, datevi al blending: il risultato potrebbe essere sorprendente.