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Il blending nella moda: il bello di indossare più stili

17 Febbraio 2017
La moda è uno dei settori in cui l’arte del blending dà da sempre il meglio di sé. Stili ben definiti come il Bon Ton, l’Hippie, il Punk, l’Etnico, il Vintage e lo Street Style, negli ultimi decenni sono stati rivisitati e mescolati nelle passerelle dei più grandi stilisti internazionali.   Così, ad esempio, dal Bohémien è nato il Boho-Chic, praticamente un ossimoro perché integra lo stile zingaro dell’Europa centrale a elementi eleganti e raffinati tipici della cultura borghese francese. Il Rock ha assunto note più dolci facendo nascere il Rockmantic: come i jeans strappati indossati sopra delicate calze di pizzo con fiori ricamati. Poi c’è l’Hipster, lo stile più in voga negli ultimi anni, nonostante il termine sia nato negli anni Quaranta per definire i ragazzi bianchi che volevano emulare lo stile di vita dei jazzisti neri. L’Hipster mette insieme il Vintage, il Bohemien e outfit più Casual tipici delle ultime generazioni.   Ce ne sono ancora moltissimi, alcuni più retrò, altri sperimentano stoffe e materiali diversi e altri sono nati per dare un messaggio preciso, come il Gender Blending: vestirsi con caratteristiche tipiche di entrambi i sessi per annullare le differenze di genere.   È importante dire che la moda non è solo un fattore di immagine e apparenza, ma è il personale modo di raccontare chi siamo e cosa vogliamo e per farlo spesso sono necessarie combinazioni di stili differenti. Proprio come per l’olio.