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Aperitivo con il blending: i cocktail con l’evo.

3 Dicembre 2015
L’olio extra vergine d’oliva è il re dei condimenti. Con questo prezioso tesoro di gusto è possibile arricchire ogni ricetta, e non solo. Grazie alle sue numerose proprietà, l’olio extravergine d’oliva è perfetto per rielaborare antiche ricette, aggiungendo nuovi tocchi di sapore e fantasia. Per esempio, abbiamo visto come la sconfinata creatività di Chef Sadler abbia permesso all’evo di uscire dalla cucina per entrare… nei cocktail bar! Stiamo parlando dello Spritz Oil, il drink per un aperitivo d’eccellenza capace di stupire tutti gli amanti dell’arte del bere. I cocktail con l’evo rappresentano un approccio inconsueto al mondo dell’olio extra vergine di qualità e sono l’ultima frontiera dei bartender più creativi e intraprendenti. Lungi dall’essere un puro esercizio di stile, l’evo è capace di migliorare in modo sorprendente anche i miscelati più classici. Prendiamo il Gin Sour: aggiungendo poche gocce di olio si addolcisce l’acidità e l’intensità del limone sulla lingua, creando un gusto ben diverso dal mix bizzarro che sarebbe lecito aspettarsi. Ma il sapore non è l’unico motivo che ha spinto i bartender americani del Fig & Olive a Los Angeles, del Krescendo a Brooklyn e del Levant a Portland a proporre miscelati con aggiunte di evo nello shaker. Infatti, l’olio extra vergine d’oliva dona ai cocktail maggiore consistenza e un aspetto lussurioso, diventando un must per i clienti più raffinati. In più, limita l’azione dannosa dell’alcol sull’organismo, riducendone gli effetti collaterali come il classico mal di testa mattutino. Non ci resta che assaggiare un cocktail con l’evo e provare la reinterpretazione di un celebre miscelato, magari in compagnia di finger food preparati alla stessa maniera: cioè con l’olio extravergine d’oliva. A dimostrazione di quanto l’olio sia capace di rendere speciali non solo i piatti, ma anche i bicchieri.